Aspirina non riduce il rischio di eventi embolici nei pazienti con endocardite infettiva
L’embolia è una delle principali complicanze dell’endocardite infettiva.
Studi su animali hanno dimostrato che l’Aspirina mediante l’inibizione dell’aggregazione piastrinica può facilitare la risoluzione della malattia e ridurre l’incidenza di eventi embolici.
Uno studio ha verificato se il trattamento con Aspirina ( 325 mg/die ) fosse in grado di ridurre gli eventi embolici sistemici anche nei pazienti con endocardite infettiva.
Sono stati arruolati 115 pazienti. Di questi 60 sono stati assegnati all’Aspirina e 55 al placebo.
Eventi embolici si sono presentati nel 28,3% ( n=17 ) dei pazienti trattati con Aspirina e nel 20% ( n=11 ) dei pazienti del gruppo placebo.
L’odds ratio è stato 1,62.
E’ stato anche osservato un trend verso una maggiore incidenza di sanguinamento nei pazienti che hanno assunto Aspirina ( Odds Ratio, OR = 1,92 ).
Da questo studio emerge che i pazienti con endocardite , già trattati con antibiotici, non beneficiano dell’aggiunta di Aspirina. ( Xagena2003 )
Chan K-L et al, J Am Coll Cardiol 2003; 42:775-780
Cardio2003 Farma2003
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